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al testo di Serenella Menichetti
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LA BARCA BIANCA. Bastava un percorso di parole per arrivare a te. Ma i giorni erano muti. I sentieri non avevano voce. Afoni i campi incolti. Un architettura di rovi celava il verbo.
Troppe volte tornasti sui tuoi passi Con le mani vuote di sillabe. L'odorato immaginò infiorescenze. l'udito fruscii di risvegli Il tatto percepì acuminate spine.
Una falce di luna affilata Una forza di luce affamata Scoprirono bagliori. La fioca voce rimaneva in gola. Ancora di lacrime roca.
Febo allo zenit dell'equatore proiettava sulla terra geometrie di cristalli. e la crosta s'aprì di germogli.
La voce sgorgò dalla foce, in un mare di parole Le onde lambirono d'azzurro il verso D'argento guizzarono i suoni. L'alba iniziò il suo semantico canto. Alchimia, magia, non so.
Il sole transita sul punto gamma. La barca bianca: soccorre naufraghi.
SERENELLA MENICHETTI |
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